L’Alleanza della Cooperative Italiane sostiene la proposta delle rappresentanze sindacali per l’affidamento in comodato d’uso dell’emittente Antenna Sicilia ai lavoratori

alleanza coop SiciliaLa presidenza dell’Alleanza delle Cooperative Italiane-ACI Sicilia, che comprende Agci, Confcooperative e Legacoop, esprime profonda preoccupazione per la vertenza di Antenna Sicilia ed esprime la più viva solidarietà ai 16 lavoratori minacciati di licenziamento. La proprietà del più importante polo dell’emittenza privata in Sicilia, che fa riferimento all’editore catanese Ciancio, ha confermato di volere cancellare i telegiornali storici e “Insieme”, il più popolare e seguito dei talk show isolani, per acquistare tg e spettacoli prodotti all’esterno a basso costo.

L’Alleanza delle Cooperative-ACI Sicilia auspica che possa invece essere accolta la proposta avanzata dai sindacati di un’iniziativa di “working buy out”, concedendo ai lavoratori di Antenna Sicilia la possibilità di ottenere in comodato d’uso gli impianti e il brand dell’emittente. Le tre centrali cooperative sostengono la richiesta nei confronti della Regione di Slc-Cgil, Fistel-Cisl e Associazione Siciliana della Stampa-Fnsi, che le parti siano convocate all’assessorato regionale al Lavoro per comporre la vertenza salvaguardando i posti di lavoro. ACI Sicilia, nel caso che venisse decisa la costituzione di una cooperativa tra i lavoratori per gestire l’emittente, manifesta la sua disponibilità ad offrire supporto per agevolare la costruzione del miglior percorso di start-up, nell’intento di evitare che la voce autorevole della più prestigiosa delle tv locali siciliane dopo 35 anni venga cancellata. L’Alleanza delle Cooperative Italiane-ACI Sicilia auspica l’intervento e la massima convergenza degli esponenti politici e delle istituzioni a sostegno di una soluzione condivisa della vertenza per scongiurare il venir meno di una tv popolare e di qualità, chiedendo all’editore di volere recedere dai licenziamenti e concedere il comodato d’uso ai lavoratori come proposto dai sindacati.

Palermo, 18 settembre 2015