barca da pesca

Una stagione nuova, per far rinascere anche il sistema delle farm di tonno in Italia e in Sicilia che, con le tonnare fisse e la pesca autorizzata, coniughi tradizione, innovazione, promozione territoriale ed eccellenze alimentari, attraverso corrette politiche di utilizzazione di una preziosa risorsa identitaria da valorizzare.

Si è svolta oggi l’audizione in XIII Commissione Agricoltura della Camera dei Deputati, cui ha preso parte la rappresentanza dell’Alleanza delle Cooperative Italiane (AGCI, Confcooperative, Legacoop), sulla proposta di regolamento del Parlamento e del Consiglio Europeo che istituisce un Piano di gestione pluriennale del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo.

L’iniziativa, importante per i suoi contenuti innovativi ha come presupposto il buono stato di salute di questo stock che, dopo il lungo periodo di restrizioni volte alla sua ricostituzione, ha oggi raggiunto livelli di consistenza tali da consentire di abbandonare tali misure.

Giovanni Basciano 0678L’adozione da parte dell’ICCAT di un piano di gestione pluriennale per la pesca del tonno rosso nell’Atlantico orientale e nel Mediterraneo, attraverso misure idonee a mantenere lo stock di questa importante risorsa ittica al di sopra dei livelli di biomassa in grado di assicurare il rendimento massimo sostenibile (MSY), tiene conto delle specificità degli attrezzi da pesca e delle tecniche utilizzate in questo tipo di pesca.

“Attraverso varie procedure di dialogo l’Unione europea adotterà entro l’anno in corso un nuovo regolamento che darà piena esecuzione alle nuove disposizioni internazionali adottate in questa materia”, chiarisce Giovanni Basciano, vicepresidente nazionale AGCI-Agrital e responsabile del settore Pesca AGCI Sicilia.

“I rappresentanti del settore Pesca dell’Alleanza delle Cooperative Italiane oggi hanno voluto sottolineare in particolare:

1) l’innalzamento della soglia di sbarchi di pesca accessoria consentita, dal 5% al 20%;
2) l’importanza della definizione di “navi della piccola pesca costiera” e delle nuove norme che, per questo segmento, consentono il calcolo della suddetta percentuale su base annua;
3) I criteri di attribuzione delle quote individuali di cattura da parte degli Stati membri attraverso i rispettivi piani di pesca.

“Va detto con chiarezza che quest’apertura alla piccola pesca non ha un fondamento storico, se riferita al sistema palangaro ma è evidente - continua Basciano - che una risorsa in crescita e verso la quale è sempre maggiore l’attenzione del mercato e dei media, crei comprensibili aspettative di reddito da parte di un segmento che è sempre più in difficoltà per la mancanza di risorse.

Quindi l’apertura nei confronti della piccola pesca permette di accogliere e soddisfare in parte le aspettative di un comparto. Dico in parte, perché a mio avviso la pesca di questa risorsa deve avvenire attraverso l’attribuzione di quote, individuali o indivise, e non attraverso l’aumento di quantitativi di pesca occasionale.

Oggi, grazie alla buona consistenza dello stock di tonno rosso, tutto ciò è possibile ed auspichiamo che il Mipaaf possa dare vita ad un modello di gestione che consenta di attribuire e gestire quote di cattura anche a questo settore.

È il momento di dare avvio ad una stagione nuova - conclude Giovanni Basciano - che consenta di far rinascere anche il sistema delle farm di tonno che sono sparite dall’Italia e dalla Sicilia in particolare e che, assieme alle tonnare fisse ed alla pesca autorizzata, sia capace di coniugare tradizione, innovazione, promozione territoriale ed eccellenze alimentari, attraverso la pesca, l’allevamento, e la lavorazione di questa preziosa risorsa.”