Salvo Pogliese
Sindacati e Centrali Cooperative: "Accolte le nostre ragioni a tutela dei lavoratori e dell'efficienza dei servizi, da esportare anche al Comune. La Regione prenda iniziativa sulla figura dell'Asacom".
 "Diamo atto al sindaco metropolitano, Salvo Pogliese, di aver ascoltato le nostre ragioni a proposito degli avvisi dei servizi socio-assistenziali da erogare nel corso dell’imminente avvio dell’anno scolastico 2019 - 2020 e, nel contempo, di avere accolto la nostra richiesta di modifica dell’avviso per l’affidamento del servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione a favore degli alunni disabili delle scuole medie superiori. In questo modo, si è tornati ai canoni tradizionali previsti dalle normative vigenti in materia di politiche sociali ed, inoltre, si è garantita l’applicazione del contratto collettivo nazionale del lavoro per i lavoratori delle cooperative sociali.”

Così si esprimono i segretari provinciali territoriali di Cgil, Cisl, Uil e Ugl, all'unisono con i vertici delle Centrali Cooperative Agci, Confcooperative, Legacoop, Unicoop, dopo aver partecipato ad una riunione nella sede della Città metropolitana di Catania, convocata dallo stesso Pogliese, con la presenza di alcuni dirigenti metropolitani preposti.
"Certamente l’aver spostato la scadenza per la presentazione delle istanze di accreditamento degli enti erogatori al 26 agosto 2019 contribuisce ad ampliare la platea dei partecipanti, assicurando così maggiore equità e trasparenza. Ed altrettanto importante è l’avere evitato, attraverso la modifica dell’avviso del servizio Asacom pubblicato a fine luglio, la "destrutturazione" del sistema di erogazione delle prestazioni con il rischio della dequalificazione e penalizzazione dei lavoratori, che così sarebbero passati da subordinati ad autonomi perdendo in termini di tutele e contribuzione previdenziale.
Il sistema immaginato con la prima versione del bando avrebbe inoltre dato libero accesso anche ad una potenziale fascia di prestatori di servizi solo parzialmente professionalizzati, non strutturati, ed in gran parte costituita da ex dipendenti o da qualche "parente", opportunamente trasformati in ditte individuali - spiegano Giacomo Rota, Maurizio Attanasio, Enza Meli e Giovanni Musumeci insieme a Silvana Strano, Gaetano Mancini, Giuseppe Giansiracusa ed Eleonora Contarino. Sappiamo bene come quel modello, se pur costruito sul principio di libertà di scelta da parte dei familiari del disabile, nasconda insidie profonde. Riteniamo quindi necessario, a partire dai provvedimenti regionali, evitare che dietro a tale principio possano nascere fenomeni speculativi a danno proprio degli alunni disabili, assicurando loro strumenti di assistenza professionalizzati, organizzati e capaci di rispondere con continuità alla domanda di assistenza.
La scelta del sindaco metropolitano, dunque, costituisce quindi un buon punto di partenza per avviare un confronto su questi temi, sia a livello provinciale che regionale, per giungere alla individuazione di un modello capace di rispondere con efficienza alle esigenze di assistenza del mondo della disabilità e di evitare che i fondi  stanziati possano essere trasformati nei fatti in interventi di assistenza al reddito. Chiederemo al sindaco Pogliese, che ringraziamo, che anche per il comune di Catania venga dato lo stesso indirizzo al fine di creare un regime unico".

"Infine", concludono gli esponenti delle Organizzazioni Sindacali e Centrali Cooperative, "vogliamo denunciare il preoccupante fenomeno legato alla formazione della figura Asacom che, in assenza di linee guida regionali, sta immettendo sul mercato del lavoro soggetti senza titoli di studio adeguati e specifici. Non vorremmo che, nel nome dell’assistenza a persone fragili, si generino "business" di corsi di formazione a pagamento e, per questo motivo, ci rivolgiamo all'Assessorato regionale della famiglia e delle politiche sociali affinchè emani con celerità le disposizioni di indirizzo sull’attribuzione della qualifica, specificando anche i titoli di studio di accesso per la professione."