Roberto Lagalla

A disposizione ci sono 6 milioni di euro che fanno parte di un pacchetto complessivo di circa 25 milioni per tutte le 5 misure di innovazione per l'impresa. Alcune sono già state attivate con avviso, altre lo saranno fra dicembre-gennaio.

L’avviso dell’assessorato alla Formazione è finalizzato a favorire l’inserimento lavorativo attraverso l’attuazione di percorsi formativi, realizzati dagli enti di formazione, strettamente legati alle concrete esigenze delle imprese aventi sede in Sicilia, dando priorità a quelle che operano nei settori dell’agro-alimentare, del manifatturiero, incluse le attività artigiane e poi ancora nel campo dell’edilizia, delle tecnologie dell’informazione e delle comunicazioni, del turismo, dei beni culturali e dei servizi sociali.

Michele Cappadona“Ben vengano misure come questo bando con cui per la prima volta la Regione Siciliana finanzia la formazione in impresa, allo scopo di favorire l’inserimento occupazionale dei lavoratori”, commenta Michele Cappadona, presidente Associazione Generale Cooperative Italiane. “Si tratta di misure efficaci, soprattutto nella perdurante situazione di crisi, in cui le aziende stentano ad avere risorse anche per la formazione del personale qualificato indispensabile”.
Con il bando “Formazione per la creazione di nuova occupazione” si intende creare opportunità di inserimento o reinserimento lavorativo sia di coloro che si affacciano per la prima volta nel mercato del lavoro, sia di chi invece è fuoriuscito dal contesto lavorativo, puntando sulle leve della qualificazione e riqualificazione delle competenze.

Le imprese interessate a partecipare, inoltre, si impegneranno ad accogliere i soggetti destinatari dell’intervento per un periodo di stage finalizzato all’inserimento in organico, dando quindi occupazione almeno al 25 per cento degli allievi che concludono positivamente il percorso formativo, nel caso delle piccole imprese, al 40 per cento se si tratta di grandi aziende. A tal fine, l’impresa dovrà presentare un dettagliato Piano di sviluppo aziendale da cui si evinca il fabbisogno di ampliamento dell’organico supportato anche dall’eventuale sostenibilità finanziaria.

L’ avviso si rivolge a soggetti disoccupati o in stato di non occupazione, ma possesso di un titolo di studio coerente con la tipologia di corso proposto: qualifica professionale, diploma professionale di tecnico, diploma di scuola secondaria superiore, diploma di tecnico superiore, laurea, vecchio e nuovo ordinamento universitario (laurea triennale/laurea magistrale) o titolo equivalente.

«Con questa iniziativa puntiamo ad accrescere la competitività delle imprese siciliane - spiega l’assessore alla Formazione Roberto Lagalla - investendo sulla formazione di soggetti non in stato di occupazione professionale, ma in possesso di titoli e creando le condizioni per il loro inserimento lavorativo direttamente in azienda. Si tratta di un’iniziativa che può dirsi sperimentale per la Sicilia, già annunciata lo scorso mese di luglio e verso la quale oggi abbiamo ricevuto un ulteriore input positivo da parte del settore imprenditoriale regionale. Questa è la direzione intrapresa dal governo Musumeci: puntare sulla formazione e sull’aggiornamento delle competenze, dentro e fuori le aziende, affinché queste ultime possano accrescere il loro know-how e rispondere prontamente ai mutamenti del mercato internazionale».

«Vogliamo far tornare a parlare – sottolinea il governatore Nello Musumeci - l'impresa con il mondo educativo, rivedere il sistema formativo, creare abilità professionali che siano richieste dal mercato. È questo che dobbiamo fare se vogliamo preparare un mondo del lavoro che non sia condannato alle aree di parcheggio. Gli enti di formazione per il governo regionale non sono il fine, ma uno strumento. Il fine sono i nostri giovani».

 Nello Musumeci