Palazzo dei Normanni - Reggia di Palermo. Sede dell'Assemblea Regionale Siciliana

 

Riccardo Savona 2019Via libera al disegno di legge sull’esercizio provvisorio del Bilancio regionale per tre mesi. La commissione Bilancio dell’Ars, presieduta da Riccardo Savona, ha approvato il ddl che autorizza la spesa obbligatoria in dodicesimi fino al 31 marzo.
Il testo del governo Musumeci aveva previsto il ricorso all’esercizio provvisorio per due mesi, ma la Commissione ha approvato un emendamento, presentato dall’opposizione, che lo prolunga.
Soddisfatto il presidente Riccardo Savona: “Abbiamo cercato di portare a casa una manovra che servirà ai siciliani per iniziare il nuovo anno e per coprire le spettanze del 2019, a seguito della parifica della Corte dei Conti del 13 dicembre – ha detto al termine della seduta -. Speriamo di essere più veloci e tempestivi con la Legge di Stabilità che deve essere approvata entro il 31 marzo”.

Michele Cappadona AGCI 2017“Vogliamo leggere in positivo l’approvazione dell’esercizio provvisorio in Commissione Bilancio”, afferma Michele Cappadona, presidente Agci Sicilia. “Questo nonostante le dichiarazioni dei deputati regionale M5s, che si sono dichiarati contrari promettendo di dare battaglia in Aula la prossima settimana. È passata l’emergenza di fine anno, emersa dopo il giudizio della Corte dei Conti sulla parifica di Bilancio e risolta grazie al provvedimento 'Salva Sicilia' del governo Conte Bis, che consente di spalmare il disavanzo in dieci anni invece che su tre. Bisogna ora guardare oltre, e pensare ad una politica di seria programmazione, al riassesto dell’intera economia dell’Isola e della macchina amministrativa regionale. Bene i segnali che provengono dal governo Musumeci per ridare operatività agli istituti di credito agevolato regionale, Ircac e Crias. Tabella di marcia rispettata anche per le Zes, che dovrebbero portare 50 milioni alle imprese siciliane. Occorre però intervenire decisamente sui tanti, grandi nodi critici, come continuità territoriale, infrastrutture, Lea, investimenti dello Stato che vengono surrogati dai fondi UE, burocrazia locale inefficiente, ritardi nei pagamenti della Pubblica Amministrazione. E, soprattutto, un dialogo diretto e costante tra governo del territorio e imprese, oppresse, tartassate e decimate dalla crisi. L’Agci ha sempre creduto nella necessità di un rapporto di stretta collaborazione e confronto con le Istituzioni”.

La Seconda Commissione ha abrogato l’articolo 2 relativo al trasferimento a carico del Bilancio regionale del mutuo del sistema sanitario, rimandando la trattazione della norma alla Legge di Stabilità.
È stato approvato l’articolo 6 con cui si autorizza la spesa, pari a 250 mila euro, per il funzionamento della commissione regionale tecnica specialistica che si occupa di rilasciare le autorizzazioni ambientali Via-Vas. Fondi che saranno rimpinguati con la Legge di Stabilità. Con un emendamento allo stesso articolo, sono stati stanziati 250 mila euro per i consorzi di bonifica per bloccare le cartelle esattoriali per il pagamento dell’erogazione dell’acqua in agricoltura.
Importante è l’articolo 7 che istituisce un fondo di compensazione di 15,9 milioni di euro destinato a garantire gli stipendi di una serie di enti, associazioni, teatri che aspettavano parte delle retribuzioni del 2019 e a pagare le retribuzioni di alcune categorie (per un totale di 4 milioni 446,978,77 euro): bacino dei Pip, Lsu (lavoratori socialmente utili), personale Resais, cantieri di servizi in favore dei Comuni destinatari del Reddito minimo di inserimento (Rmi) ed emolumenti aggiuntivi per i Carabinieri.
Il disegno di legge garantisce, tra gli altri, i fondi per tutto il 2020 (e non solo fino al 31 marzo) per i teatri siciliani (Massimo e Biondo di Palermo, Orchestra Sinfonica siciliana, Vittorio Emanuele di Messina, teatro Bellini e Stabile di Catania, Istituto nazionale del dramma antico), i Consorzi di Bonifica, l’Esa e i forestali.
Via libera, infine, all’articolo 10 che prevede, per il 2020, una riserva delle ex Province di circa un milione da destinare al personale “ex doposcuolista” dei comuni di Paternò e di Santa Maria di Licodia.