In vista della “Fase 2” è opportuno - affermano i vertici di Alleanza delle Cooperative Italiane (Agci, Confcooperative e Legacoop) - che il governo inizi a discutere con le parti sociali forme e modalità con le quali far ripartire le attività produttive.
Il presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, ha firmato il nuovo dpcm con cui vengono prorogate fino al 3 maggio le misure restrittive sin qui adottate per il contenimento dell'emergenza epidemiologica da Covid-19. Il provvedimento entrerà in vigore il 14 aprile.
“Una decisione difficile ma una decisione necessaria di cui mi assumo tutta la responsabilità politica”, ha dichiarato Giuseppe Conte. “Le misure di contenimento sin qui adottate dal Governo stanno dando dei frutti, ma proprio per questo non possiamo vanificare gli sforzi fin qui compiuti. Dobbiamo compiere questo ulteriore sforzo. Dobbiamo continuare a rispettare le regole anche in questi giorni di festa. Dobbiamo continuare a mantenere le distanze sociali”.
Per quanto riguarda la cosiddetta “Fase 2”, il Presidente ha dichiarato che il Governo è già al lavoro per far ripartire il sistema produttivo attraverso un programma articolato che poggia su due pilastri: l'istituzione di uno speciale gruppo di lavoro (un “Comitato di esperti in materia economica e sociale”) e il protocollo di sicurezza nei luoghi di lavoro.
Il Comitato, guidato da Vittorio Colao e composto da esperti in materia economica e sociale, avrà il compito, di concerto con il Comitato tecnico-scientifico, di elaborare le misure necessarie per una ripresa graduale nei diversi settori delle attività sociali, economiche e produttive, anche attraverso l’individuazione di nuovi modelli organizzativi e relazionali, che tengano conto delle esigenze di contenimento e prevenzione dell’emergenza.
"Prendiamo atto della decisione del Governo, e la rispettiamo, di prorogare il lockdown attuale in considerazione dei risultati che ha prodotto e per non vanificare i sacrifici affrontati dalla popolazione".
Il presidente dell'Alleanza delle Cooperative, Mauro Lusetti, commenta così, anche a nome dei copresidenti Maurizio Gardini e Giovanni Schiavone, l'annuncio del presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, nel corso dell'incontro con le parti sociali.
"Adesso - aggiunge Lusetti - mentre auspichiamo che l'Europa assuma le misure più idonee a contrastare gli effetti della crisi, in primis con l'emissione di Eurobond, è determinante che le misure adottate nel Dl imprese garantiscano un rapido afflusso di liquidità alle imprese che ne hanno bisogno, per consentire loro di salvaguardare capacità produttive e competenze professionali indispensabili ad affrontare, non appena se ne determineranno le condizioni, la ripresa dell'attività".
"Riteniamo comunque - conclude - che sia opportuno che il governo inizi a discutere con le parti sociali forme e modalità con le quali si pensa di far ripartire le attività non appena se ne determineranno le condizioni".