programma Supreme, migranti

Via al concorso finanziato dalla Commissione Europea dedicato alla realizzazione di reportage video sul fenomeno del caporalato e riservato alle organizzazioni del pubblico e del privato sociale che si occupano di emersione dalle forme di sfruttamento dei lavoratori in Puglia, Campania, Calabria, Basilicata e Sicilia.

L’assessore regionale Scavone: “Vogliamo far emergere storie positive di chi è uscito dallo sfruttamento lavorativo”. Saranno premiati i cinque migliori lavori per efficacia narrativa, impatto sociale, rappresentatività regionale.
Scadrà il prossimo 21 gennaio il concorso “Oltre il ghetto. Storie di libertà”, che prevede la realizzazione di reportage in cinque regioni dell'Italia meridionale - Sicilia, Puglia, Calabria, Basilicata e Campania - e che si prefigge lo scopo di raccontare, con immagini, la vita delle persone migranti che sono riuscite a completare un percorso di emersione e di emancipazione, nonostante le gravi condizioni di sfruttamento.

Antonio Scavone telefono“Il concorso narrativo, realizzato all'interno del più ampio programma “Su.Pr.Eme.", che si occupa specificatamente del contrasto al fenomeno del caporalato - afferma Antonio Scavone, assessore alle Politiche sociali del governo Musumeci - si prefigge lo scopo di accendere un faro sul tema dello sfruttamento lavorativo, soprattutto in agricoltura, dei cittadini migranti e sulla reale possibilità di fuoriuscita e riscatto da questa condizione”. Per conoscere queste storie di sfruttamento lavorativo, negazione dei documenti, condizioni di vita disumane, il bando si rivolge alle organizzazioni del terzo settore che le hanno intercettate, accompagnate e che ora vogliono restituirle alla conoscenza della collettività. I migliori 20 reportage, realizzati nelle 5 cinque regioni dell'Italia meridionale, saranno selezionati e passeranno alla fase finale dove le 5 storie più suggestive saranno premiate e divulgate sui canali istituzionali disponibili.
Il Programma Su.Pr.Eme. Italia (Sud Protagonista nel superamento delle Emergenze in ambito di grave sfruttamento e di gravi marginalità degli stranieri regolarmente presenti nelle 5 regioni meno sviluppate) è finanziato nell’ambito dei fondi AMIF – Emergency Funds (AP2019) della Commissione Europea – DG Migration and Home Affairs.
Il partenariato è guidato dal Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali – Direzione Generale Immigrazione (Lead partner) coadiuvato dalla Regione Puglia (Coordinating Partner) insieme alle Regioni Basilicata, Calabria, Campania e Sicilia e l’Ispettorato Nazionale del Lavoro, l‘Organizzazione Internazionale per le Migrazioni e Nova consorzio nazionale per l’innovazione sociale. 
Su.Pr.Eme. si inserisce nell’ambito del Piano Triennale di contrasto allo sfruttamento lavorativo in agricoltura e al caporalato, approvato in seno allo specifico Tavolo Caporalato promosso dalla Direzione Generale Immigrazione del Ministero del Lavoro e della Previdenza sociale.

michele cappadona “L’iniziativa segnalata dall’assessore Antonio Scavone, nell’ambito del progetto interregionale contro le emergenze nello sfruttamento e marginalità degli stranieri che sono regolarmente presenti e lavorano da anni nelle regioni del Sud, è molto significativa e come centrale cooperativa ne sottolineiamo la grande attualità e importanza”, afferma Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane, AGCI Sicilia. “Siamo da sempre impegnati in prima linea nelle battaglie per la legalità e l’integrazione attraverso il lavoro, gli strumenti e i valori di solidarietà connaturati al movimento cooperativo, con la ferma certezza che lo sviluppo, soprattutto nel Mezzogiorno, possa e debba avvenire solo con la ‘buona occupazione’. Per questo combattiamo ovunque con forza contro il capolarato, la precarizzazione ed ogni forma di vessazione e iniquità verso i lavoratori. Massimo sostegno quindi ad un concorso di videotestimonianze finalizzato alla divulgazione su come sia indispensabile la lotta e possibile il riscatto e l’emancipazione anche in situazioni di grave sfruttamento ovunque in Italia, nel Sud come in Sicilia”.

Tra i progetti avviati in Sicilia con il programma Supreme, l'intervento recentemente realizzato tra Campobello di Mazara e Castelvetrano rivolto appunto ai lavoratori stranieri stagionali. “Un intervento che ha raggiunto più di 850 lavoratori – sottolinea l’assessore Scavone - e ha riguardato la salute e la prevenzione del contagio da covid-19 negli insediamenti informali, con l'istituzione di 2 team composti da medici, psicologi, mediatori e legali che hanno supportato i lavoratori attraverso servizi di screening socio-sanitario, distribuzione di kit igienico sanitari e sensibilizzazione sull'importanza della prevenzione sia mediante l'accompagnamento all'accesso ai servizi pubblici del territorio che attraverso la presenza di un presidio sanitario fisso. Ma anche – conclude l’assessore al Lavoro - la mobilità connessa al lavoro, con la istituzione di un servizio di trasporto verso i campi rivolto ai lavoratori che vivono negli insediamenti”.