Nello Musumeci e Gaetano Armao

Fidimed e ConfeserFidi, i due confidi siciliani 106 vigilati da Bankitalia, offrono la loro disponibilità per velocizzare l’accesso alle risorse finanziarie indispensabili alle imprese siciliane.

AGCI Sicilia si unisce a Confcommercio Sicilia, Confapi Sicilia, Unimpresa Sicilia e alla Conferenza degli Ordini dei Dottori commercialisti della Sicilia nel condividere la preoccupazione espressa dal presidente della Regione Siciliana, Nello Musumeci, sulla necessità di fare arrivare il più velocemente possibile gli aiuti pubblici alle imprese stremate dalla crisi pandemica. Le associazioni di categoria propongono allo stesso governatore e all’assessore all’Economia, Gaetano Armao, di utilizzare l’ampia esperienza di Fidimed e ConfeserFidi (i due confidi siciliani 106 vigilati da Bankitalia, da sempre aderenti all'AGCI) nella gestione di fondi pubblici per lo sviluppo, che hanno già maturato con ottimi risultati per conto di altre Regioni.

I due confidi, sollecitati dal mondo delle associazioni di categoria in questo momento di grave emergenza, si sono resi disponibili a gestire un budget assegnato dalla Regione e finalizzato alla più rapida, efficiente ed efficace erogazione degli aiuti alle imprese in difficoltà, tramite le proprie strutture tecniche di valutazione e le proprie reti di sportelli e professionisti diffuse capillarmente sull’intero territorio dell’Isola, con il coinvolgimento dei confidi 112 convenzionati con la Regione, delle associazioni di categoria e degli ordini professionali.

In questo particolare momento c’è bisogno di affidarsi alla professionalità e competenza di due confidi 106 che hanno già dimostrato di sapere fare presto e bene (Fidimed con Lazio Innova e con Banca Progetto, ConfeserFidi con Fondo Europeo per gli Investimenti, Cassa Depositi e Prestiti, Banca Europea per gli Investimenti e varie Finanziarie regionali), per legge possono erogare finanziamenti diretti  e ogni giorno hanno contatto diretto col mondo delle imprese e ne conoscono le esigenze. Fidimed e ConfeserFidi sono vigilati da Bankitalia, la loro operatività è favorita da collaudate piattaforme tecnologiche e da professionalità abituate a impegnarsi al massimo per dare risposte immediate e, grazie alla collaborazione dei confidi 112, possono coprire l’intero territorio siciliano.

Michele Cappadona bandiere“L’urgenza di fare ciò che serve per le imprese è da sempre uno dei temi prioritari delle nostre politiche di sviluppo”, afferma Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione generale delle cooperative italiane, AGCI Sicilia. “I confidi siciliani sono attori strategici in un tessuto produttivo che vive una situazione di grave fragilità. La loro funzione va in ogni modo valorizzata e rafforzata. Per la sopravvivenza delle nostre imprese soffocate dalla crisi serve subito ossigeno. È indispensabile che le forme di sostegno economico e l’accesso al credito giungano senza ritardi, con estrema velocità ed efficienza. Fidimed e ConfeserFidi, i due confidi siciliani 106, hanno le caratteristiche per giocare un ruolo importante nell’attuale situazione di estrema difficoltà. Non accogliere la loro disponibilità sarebbe uno spreco e una contraddizione”.

“Le imprese non possono più aspettare - scrivono Gianluca Manenti, vicepresidente vicario Confcommercio Sicilia; Dhebora Mirabelli, presidente Confapi Sicilia; Salvo Politino, presidente Unimpresa Sicilia; Maurizio Attinelli, presidente Conferenza degli Ordini dei Dottori commercialisti della Sicilia - e la risposta urgente che serve non può arrivare né da una macchina amministrativa regionale che non ha avuto il tempo necessario per adattarsi a questa nuova drammatica realtà, né dai ‘click day’. La Regione compia questo atto di concreta attenzione nei confronti dei bisogni delle imprese delegando ai due confidi siciliani 106 l’attività di erogazione degli aiuti per l’emergenza”.