Michele Cappadona, presidente regionale Associazione Generale delle Cooperative Italiane, AGCI Sicilia

L’Associazione Generale Cooperative Italiane partecipa alla celebrazione della Festa del Primo Maggio mettendo al centro dell’attenzione, oggi più di ieri, il tema del lavoro come principio di dignità, libertà e identità personale, come valore assoluto esistenziale ed inalienabile.

Il mondo cooperativo, quello sano, partecipa a questa ricorrenza storica con le carte in regola, essendo uno dei pochi sistemi virtuosi che ha generato, negli ultimi anni, lavoro in termini di nascita delle imprese e di occupazione: si contano circa 1,6 milioni di occupati nelle cooperative e nelle piccole e medie imprese. Il genere femminile costituisce il 52% dei dipendenti delle cooperative.
Tutto ciò rappresenta un valore che va comunque sostenuto, incrementato, ma che certamente risulta essere in controtendenza rispetto ai dati generali del nostro Paese in cui la disoccupazione, la precarietà, i pochi investimenti pubblici e privati, costituiscono purtroppo la nostra realtà. Alcune misure inserite nel decreto crescita sono positive e rappresentano un primo passo di miglioramento, come fotografano i recenti dati Istat sull’occupazione giovanile, ma il cammino verso il benessere collettivo con retribuzioni più eque e garantite, appare ancora lungo e difficile.
Scriveva l’imprenditore Adriano Olivetti: “Il lavoro dovrebbe essere una grande gioia ed è ancora per molti tormento, tormento di non averlo, tormento di fare un lavoro che non serva, che non giovi a un nobile scopo e che renda infelici”. Il lavoro deve essere felicità. Il nostro pensiero si rivolge, in particolare, a tutti i giovani costretti a vivere nel precariato, che hanno pochi diritti e, spesso, non sono neppure contrattualizzati o convivono con la preoccupazione di perdere il lavoro.
In particolare ai giovani, ma non solo, occorre consegnare la fiducia in sé stessi e creare le opportunità per costruire il futuro, guardando con fiducia anche all’Europa. Noi crediamo in loro e cerchiamo di sostenerli concretamente promuovendo le loro proposte e i loro progetti innovativi.
Questo giorno deve rappresentare un’occasione per ripensare e prendere consapevolezza dei diritti, di inizio verso un cammino fatto di nuovi orizzonti e traguardi. Abbiamo bisogno di mercati sani e trasparenti dai quali siano bandite le false cooperative, debellato il lavoro nero, e si sconfigga la lumaca della burocrazia che spegne i valori e le energie di chi vuol fare.
L’impegno di tutti deve essere quello di realizzare un modello di felicità e benessere per giovani, meno giovani e senza differenze di genere.