Antonella Cappadona

Insediata a Roma la Consulta dei Giovani Cooperatori Agci, organismo consultivo di dialogo permanente e collaborativo della Presidenza nazionale, composto dai giovani rappresentanti designati dalle articolazioni regionali.

Chiamata a rappresentare la Sicilia nel nuovo ufficio di presidenza a Roma è Antonella Cappadona, laureata in Economia aziendale, consulente del lavoro, revisore di cooperative, già responsabile nazionale del Coordinamento Agci Giovani e attuale presidente del settore “Under 40” delle imprese cooperative aderenti ad Agci Sicilia.

“Occorre dare spazio all’imprenditorialità giovanile, sostenendo i processi di rinnovamento e facendo dell’Associazione anche un laboratorio d’idee, ricerca e sviluppo”, ha dichiarato il presidente AGCI Giovanni Schiavone durante i lavori della Consulta dei Giovani Cooperatori. “La mozione presidenziale, approvata dal Congresso nazionale del 9-10 Dicembre 2020 ha posto tra gli obiettivi prioritari del mandato politico programmatico della Presidenza nazionale l’ideazione di programmi innovativi che diano spazio alla rappresentanza giovanile, alla partecipazione ed alla costruzione di un moderno pensiero cooperativo”.


“Ringrazio il presidente Schiavone e i giovani cooperatori di tutta Italia per la fiducia che hanno riposto in me". Queste le parole di Fabio Travaglini, neo eletto presidente dei Giovani Cooperatori Agci nonché vicepresidente di Agci Abruzzo, che ha continuato: “Il mondo della cooperazione è costituito da giovani soci e lavoratori che l’Associazione deve tutelare, sostenere con incisività, tenendo ben presente i valori del movimento cooperativo che noi tutti condividiamo. Da domani saremo subito al lavoro per un programma di iniziative sui territori a sostegno dei giovani cooperatori utilizzando gli strumenti che la rete Agci mette a disposizione, a partire dalla formazione e dall’accesso al credito. L’ufficio di presidenza nazionale Giovani Cooperatori Agci che oggi abbiamo eletto rappresenta tutto il territorio del Paese, da Nord a Sud, con un’ottima squadra da cui nasceranno idee e progetti innovativi per il futuro”.

“È un momento molto delicato e importante quello che sta vivendo non solo il nostro Paese ma la comunità mondiale”, dichiara Antonella Cappadona. “Questa tremenda crisi, tragicamente causata dalla pandemia contro cui stiamo ancora combattendo, va arginata attraverso una complessa e risoluta opera di ricostruzione del tessuto produttivo, con obiettivi di rilancio economico che presuppongono la creazione di infrastrutture materiali e immateriali di livello adeguato, con impegno di risorse e risultati attesi che in Sicilia rivestono una sfida epocale e un'occasione irripetibile di riscatto.

Soprattutto i giovani, protagonisti del futuro, devono organizzarsi, fare squadra, assumersi la responsabilità di mettere in gioco le loro idee e avere l’entusiasmo di sostenerle con forza - continua Antonella Cappadona-. È il momento in cui è possibile utilizzare le nostre risorse umane di eccellenza, fornire un motivo per restare a tutti i migliori diplomati e laureati che scappano via dalla Sicilia, in Italia e all’estero, per completare la propria formazione e soprattutto trovare la gratificazione di un lavoro adeguato alle proprie aspirazioni. La cooperazione è aggregazione, e fornisce il contesto ideale per costruire modelli virtuosi di sviluppo solidale, integrazione di competenze e trasferimento di saperi. La Consulta dei giovani cooperatori Agci è quindi un organismo strategico, in grado di attivare percorsi di confronto e innovazione, un contesto dove il turn-over generazionale si presta ad essere laboratorio d’innovazione non solo tecnologica ma anche di competenze gestionali. L’Italia è il Sud dell’Europa, come la Sicilia è la regione più al Sud dell’Italia. Per troppo tempo il Sud ha mortificato il patrimonio costituito dalle generazioni più giovani; l’approccio cooperativo, paritario e mutualistico, tra giovani che provengono da tutti i territori del Paese è lo strumento ideale per realizzare una crescita non differenziata, ma equa, coesa e condivisa”, conclude Antonella Cappadona. “Una crescita diversa e plurale, ma secondo quei principi di giustizia sociale e welfare che dovrebbero essere, non solo retoricamente, ma effettivamente garantiti a tutti i cittadini. Per costruire il futuro, i giovani devono governare il presente”.