L’aumento repentino e rilevante dei prezzi di gas, energia elettrica e carburante nei primi mesi dell’anno ha colpito nuovamente le imprese siciliane, già profondamente provate da oltre due anni di emergenza Covid.
AGCI chiede misure speciali d'emergenza che velocizzino gli strumenti esistenti di credito agevolato attraverso gli istituti finanziari di proprietà della Regione Siciliana, con misure dedicate al sostegno delle cooperative che operano nei settori dell’agroalimentare, agricoltura e pesca.
«È notizia di oggi che la Procura di Roma ha aperto un fascicolo di indagine per fare chiarezza sull’aumento dei prezzi di gas, energia elettrica e carburanti, dopo che nei giorni scorsi il ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani, aveva parlato di una colossale truffa a spese delle imprese e dei cittadini». Lo dice Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. «Non esiste motivazione tecnica di questi rialzi - ha dichiarato alla stampa il ministro del governo Draghi - che si vogliono giustificare ora con la situazione in Ucraina. La crescita dei prezzi non è correlata alla realtà dei fatti, è una spirale speculativa su cui guadagnano in pochi».
«La situazione di emergenza energia aggravatesi considerevolmente dall’inizio dell’anno, con aumenti ormai quotidiani del carburante dopo l’inizio del conflitto tra Russia e Ucraina e il costo del gasolio che negli scorsi giorni ha superato il prezzo della benzina», spiega Cappadona, «continua ad acuire le difficoltà delle imprese cooperative nei settori dell’agroalimentare, agricoltura e pesca, che rappresentano una parte significativa - radicata e strategica, tradizionale e d’eccellenza - dell’economia siciliana.
Benché il governo nazionale abbia già emanato dei provvedimenti di contrasto all’aumento dei carburanti con il Decreto Energia (DL 7/2022) e in favore degli autotrasportatori, la cui attività è essenziale per la vendita dei prodotti dell’intero settore agroalimentare dell’Isola, per i tempi degli interventi si dovrà aspettare un decreto interministeriale di attuazione.
L’entità dei sostegni è noto vada comunque concessa nel rispetto della normativa Ue sugli aiuti di Stato. In particolare, nel settore della pesca, per il quale il carburante incide già prima dei rincari anche sino al 70% dei costi, vigono le disposizioni del Reg. 717/2014 Commissione UE, che limitano l’entità degli aiuti in “de minimis” all’importo di 30.000 euro negli ultimi tre anni.
Per questi motivi di improvvisa emergenza, AGCI Sicilia si è rivolta al governo Musumeci per l’attivazione di speciali e tempestive misure di credito agevolato regionale in favore delle imprese cooperative siciliane nei settori dell’agroalimentare, agricoltura e pesca, autorizzando alla gestione di tali misure il nuovo istituto IRCA, entro cui confluisce l’IRCAC, assegnando nel contempo allo stesso IRCA le adeguate operatività e disponibilità economiche per la concessione in tempi rapidi dei finanziamenti necessari, in regime “de minimis”».
La tipologia di prodotto finanziario di cui si chiede l’immediata attivazione in favore di tali cooperative, di cui alla lettera a) e b) dell’art. 16 della L.R. 26 novembre 2021 n° 29, è:
- credito agevolato con tempi di istruttoria veloci;
- eventuale erogazione entro 20 giorni dall’istanza;
- restituzione fino a 60 mesi, compreso preammortamento di 24 mesi;
- nessuna commissione o garanzia a carico dell’impresa;
- nessuna valutazione del merito creditizio ai fini dell’istruttoria e della concessione;
- tasso zero, ovvero con la minima entità entro i limiti del “de minimis”.
- entità del finanziamento da un minimo di 20.000 ad un massimo di 100.000 euro.
«Lo scorso venerdì 11 marzo a Villa Zito, a Palermo, nella cornice dell’incontro, dedicato a “PNRR. Semplificazione e sburocratizzazione della P.A. Un nuovo rapporto tra Stato, cittadino e imprese” - continua Michele Cappadona - sono stati presentati i risultati di un’indagine condotta da Euromedia Research per conto di Innovazione Italia».
La percezione della burocrazia nel cittadino siciliano, riporta l’indagine, rimane quella di un’amministrazione di fatto inefficiente, che vede la P.A. principalmente, come un ostacolo allo sviluppo (54,3%), mentre l’81,1% la considera lontana e il 91,5% lenta, farraginosa (86,0%) e nemica (77,3%). Il giudizio poco lusinghiero diventa ancora più sferzante, se si leggono le risposte date dagli imprenditori, che confermano la P.A. regionale come un vero e proprio ostacolo allo sviluppo per il 70,3%.
«Massimo Russo (Innovazione per l’Italia) ha sottolineato che non possono essere cancellati con un colpo di spugna e rapidamente anni e anni di inefficienza, ritardi, anche colpevoli, e diffuse abitudini clientelari. L’aspettativa - afferma Cappadona - da sempre coltivata dall'AGCI, è che il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR) possa promuovere quella riforma della PA che attui la "mitica" semplificazione delle procedure burocratiche, riducendo i tempi e annullando le conseguenze che subiscono tuttora le imprese per i ritardi della cattiva amministrazione».
«La tempestività di intervento - ribadisce Cappadona - è l’aspetto fondamentale su cui da sempre puntiamo l’attenzione. La classe politica siciliana, che esprime i necessari poteri decisori, deve farsi carico di affrontare e arginare con immediatezza anche le conseguenze di questa nuova "emergenza energia”, che si aggiunge agli effetti devastanti per la nostra economia procurati dal Covid. Sono già state annunciate nuove proteste in tutta Italia da parte delle categorie colpite, che interesseranno autotrasportatori, imprese agricole e della pesca, e hanno già provocato forte allarme nelle cooperative coinvolte.
Auspicando nel contempo che la Regione Siciliana si faccia tramite presso il governo nazionale dell’estrema necessità di misure risolutive specifiche, come la sterilizzazione provvisoria dell’IVA e delle accise sui carburanti già proposta in Commissione alla Camera in sede di conversione del Decreto Energia, è necessario utilizzare e potenziare tutti gli strumenti esistenti di supporto al sistema produttivo. Per questo AGCI Sicilia ha chiesto al presidente Nello Musumeci e agli assessori all’Economia, Gaetano Armao e alle Attività produttive Mimmo Turano, e al presidente della Commissione Bilancio ARS Riccardo Savona, l’adozione con la massima urgenza degli interventi d’aiuto tempestivo necessari in questo momento, che prevedano il rafforzamento e la massima velocità delle procedure esistenti di concessione di credito agevolato di liquidità, per sostenere la sopravvivenza delle imprese cooperative che già provengono da un cosi lungo periodo di grave difficoltà».