Graziano Scardino presidente Cia Sicilia

Graziano Scardino 55 anni, agronomo, imprenditore agricolo dell’ennese, il nuovo presidente della Cia-Agricoltori Italiani della Sicilia.

Scardino succede a Rosa Giovanna Castagna al vertice della Confederazione negli ultimi otto anni, che alla fine del 2021 è stata eletta dall’assemblea di PescAgri, presidente nazionale dell’associazione promossa da Cia per la tutela e lo sviluppo della pesca e dell’acquacoltura..

“Prioritario è difendere il reddito delle imprese agricole siciliane – ha dichiarato Scardino - agendo sia sul fronte dell’eccessivo e speculativo costo delle materie prime che su quello del prezzo di vendita molto spesso non direttamente proporzionale ai costi di produzione. Bisogna stimolare la politica regionale al fine di affrontare in modo serio i problemi strutturali ed infrastrutturali delle imprese agricole che molto spesso ne bloccano l’efficienza produttiva, la ricerca dei mercati e la crescita economica”.

Michele Cappadona “Auguri di buon lavoro al neo presidente Graziano Scardino, già dirigente regionale e nazionale della Cia, eletto per acclamazione dall’Assemblea regionale che si è svolta ieri a Enna”, dichiara Michele Cappadona, presidente Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia”. Scardino oltre ad essere alla guida di un’impresa agricola biologica, assieme al fratello, ad indirizzo produttivo cerealicolo, foraggero e zootecnico, dirige una società che si occupa di prodotti biologici da oltre vent’anni. “Condividiamo indirizzi e tematiche emerse durante l’assemblea elettiva CIA di Enna”, continua Cappadona. “Gli agricoltori assicurano il cibo, garantiscono la sicurezza alimentare, oltre a salvaguardare il territorio e ad avere un ruolo cardine nella transizione ecologica. Gli effetti della guerra in Ucraina, con gli aumenti del 300% sui concimi e il raddoppio di mangimi ed energia, mettono ogni giorno a dura prova la tenuta delle aziende. Come ha affermato il presidente nazionale Cia, Dino Scanavino”, conclude Cappadona, “occorre chiedere alle istituzioni nazionali ed europee tutte le risorse e le misure necessarie a sostenere e difendere il settore, che è strategico, anche con un Piano straordinario come durante la pandemia”.