L’Assemblea Regionale Siciliana ha approvato il ddl di Bilancio e il ddl di Stabilità 2024-2026 con 39 voti favorevoli e 23 contrari. Dopo 21 anni consecutivi di esercizi provvisori, il nuovo anno inizia con il bilancio approvato nei termini di legge.
L’approvazione della legge di Stabilità e del Bilancio senza fare ricorso all’esercizio provvisorio, per la prima volta dopo moltissimi anni, rappresenta un grande risultato per il governo regionale e il Parlamento siciliano ma anche un’esigenza sottolineata dal mondo delle imprese, per liberare risorse certe in tempi celeri per lo sviluppo della nostra economia.
«Consideriamo con soddisfazione l’approvazione all’Ars della manovra senza far ricorso all’esercizio provvisorio, consentendo la continuità di pagamento, senza disastrose interruzioni, a fornitori, imprese e creditori», commenta Michele Cappadona, presidente dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia. «Avremmo preferito un maggiore coinvolgimento nell’iter di definizione dello strumento finanziario, sia da parte del governo regionale che del Parlamento siciliano. Il maxi-emendamento ha ridistribuito 100 milioni di euro: più che esprimere critiche sulla destinazione di particolari voci di finanziamento - precisa Cappadona - emerge per noi l’evidenza del volume di risorse che sarebbe necessaria per fare fronte alle esigenze di tutti gli enti, i Comuni, le realtà produttive ed i servizi ai cittadini.
La maggiore delusione delle aspettative che avevamo riposto in questa finanziaria è nel mancato trasferimento ai Comuni delle risorse necessarie a far fronte ai fabbisogni che la stessa Regione accerta per l’assistenza alle fasce dei cittadini più fragili. Assegnare, anno dopo anno, somme largamente inferiori a quelle dei fabbisogni reali di assistenza, in una situazione in cui è noto che le amministrazioni comunali non dispongono di margini di intervento a copertura nei rispettivi bilanci, conduce ad esasperare due aspetti, entrambi distruttivi. Da una parte, l’enorme accumulo cronico di rette mensili non pagate dai Comuni alle cooperative sociali e altri enti del TS, cui viene scaricato l’insostenibile peso di sostenere i servizi. Dall’altra parte, l’aggravio degli oneri a carico dei bilanci comunali, che in Sicilia si trovano sempre in maggior numero in condizioni di pre-dissesto e dissesto. Con il rischio che il dissesto blocchi del tutto il pagamento dei crediti degli enti di assistenza del “privato sociale”, che solo dopo anni possono sperare di ottenere un recupero solo parziale delle somme loro dovute. L’AGCI conduce da anni una battaglia su queste tematiche, e intende riprendere l’interlocuzione con il governo regionale non appena i testi delle leggi di Bilancio e di Stabilità saranno pubblicati in Gurs.
Segnaliamo invece con soddisfazione che l’Ars ha approvato, nel collegato alla finanziaria, una norma per estendere il beneficio dell’esenzione Irap a tutti gli enti del Terzo Settore iscritti nel RUNTS.
Occorre evitare ad ogni costo che le forze politiche dedichino la loro prevalente attenzione alle prossime elezioni europee - conclude Cappadona -. Crescita e futuro della Sicilia dipendono anche dalla sintonia e coinvolgimento con le parti sociali, per la programmazione degli investimenti nelle infrastrutture, il sostegno alle imprese e l’innovazione, il rilancio dei settori turistici e la valorizzazione dei beni culturali, come la sanità, l’istruzione, i trasporti, la tutela delle fragilità, il welfare».
L'obiettivo dichiarato dal governo regionale nel mettere in campo la Legge di stabilità appena approvata è stato quello di mettere in sicurezza i conti e offrire certezze al tessuto socio-economico della nostra Isola attraverso quattro pilastri: sostegno ai Comuni, lotta al precariato, incentivi per le nuove assunzioni, investimenti e servizi sul territorio.
Per il settore agricolo, previsti venticinque milioni in due anni di aiuti diretti in favore dei vitivinicoltori per i danni causati dalla peronospora e sette milioni di euro per sostenere il comparto agrumicolo attraverso l'acquisto di arance da trasformare in succhi e conserve da distribuire per scopi umanitari e di solidarietà sociale. Via libera anche a risorse per sei milioni di euro destinate ai Consorzi di bonifica per consentire il rafforzamento dell'organico per i servizi irrigui e di manutenzione del territorio, mediante il turn-over e l’incremento delle giornate lavorative; 500 mila euro in più nelle casse dell’Irvo, unico ente pubblico certificatore d'Italia, che amplia la sua gamma di azione alla promozione, alla ricerca e alla certificazione di qualità a tutte le produzioni agroalimentari siciliane. Disco verde anche alla norma che consentirà all’Esa di realizzare, anche in convenzione con Comuni, ex Province o altri enti, interventi sulla viabilità rurale e intercomunale. Risorse anche per il recupero dei borghi marinari, per le iniziative di promozione nazionale e internazionale delle nostre eccellenze enogastronomiche e l’aumento delle giornate lavorative come passo propedeutico alle riforme sia dei Consorzi di bonifica sia del settore forestale, che mirano a dare stabilità agli operatori
Ripristinati i fondi a Lampedusa per colmare il calo di turisti causato dal flusso migratorio. Inoltre, sostegno di Rsa e strutture specialistiche accreditate, incentivi ai medici che prestano servizio nelle zone periferiche e disagiate - unica via per evitare la desertificazione degli ospedali di provincia - e via libera al potenziamento dell'organico sanitario, che dà serenità di stabilizzazione ai precari covid e assicurerà funzionalità alle Case di comunità e alla Sanità di territorio.
La stabilizzazione a 24 ore settimanali dei 3700 lavoratori ASU impegnati nei Comuni e nei Beni Culturali è un risultato che significa il raggiungimento dei diritti e della dignità lavorativa per tante famiglie che per quasi 30 anni hanno convissuto con il precariato garantendo, al contempo, servizi fondamentali ai siciliani.
Legge di Stabilità 2024-2026 Scheda