Marco Falcone, assessore all'Economia della Regione Siciliana

Al vaglio del governo nazionale le leggi che regolano la politica economica e di finanza pubblica della Regione Siciliana. Impugnate solo due disposizioni: l'articolo 8, relativo agli incentivi economici al personale regionale, e l'articolo 25, sulla trasformazione del Cefpas in ente del sistema sanitario regionale.

Il Consiglio dei Ministri, su proposta del ministro per gli Affari regionali e le autonomie Roberto Calderoli, ha deliberato di impugnare la legge della Regione Siciliana n. 1 del 16/01/2024, “Legge di stabilità regionale 2024-2026” (cosiddetta “finanziaria”), nella parte in cui due disposizioni, eccedendo dalle competenze statutarie e ponendosi in contrasto con la normativa statale in materia di coordinamento della finanza pubblica, violano gli articoli 97, primo e secondo comma, e 117, terzo comma, della Costituzione. Nessun rilievo invece sulla legge della Regione Siciliana n. 2 del 16/01/2024, “Bilancio di previsione della Regione Siciliana per il triennio 2024-2026”.

«La legge di stabilità regionale ha retto nel suo impianto complessivo - si legge in una nota di Palazzo d’Orleansi -. Non è in discussione, invece, l'articolo sull'aumento delle giornate di lavoro agli operai forestali. Grazie all'impegno del presidente della Regione Renato Schifani, la norma è stata riformulata e trasmessa agli uffici del ministero. In sostanza, è stato chiarito che non è prevista alcuna nuova assunzione, ma si tratta piuttosto di un incremento delle giornate di lavoro per una parte degli operai forestali già interni al bacino, in modo da potenziare le attività di contrasto agli incendi. Palazzo Chigi non ha avanzato alcuna contestazione alla legge di bilancio.
Per quanto riguarda il collegato alla finanziaria regionale, approvato dall'Ars, non c'è alcuna impugnativa da parte del Mef, con il quale c'è sempre stata una proficua attività di confronto istituzionale. Alcune norme contenute al suo interno sono al momento oggetto di approfondimento ed è in corso un confronto tra gli uffici regionali e quelli di Roma».
In una nota recapitata a Palazzo d’Orleans, il Consiglio dei Ministri ha preavvisato l’intenzione di impugnare trenta articoli sui 141 che compongono il “collegato”. Il presidente della Regione Renato Schifani ha convocato a Palazzo d’Orléans una riunione con il ragioniere generale Ignazio Tozzo e con il capo di gabinetto della Presidenza Salvatore Sammartano per analizzare punto per punto i rilievi effettuati dal governo nazionale alle norme del "collegato" alla legge di Stabilità regionale. 

«Nessuno stop alla “Finanziaria 2024” della Regione Siciliana - commenta l’assessore all’Economia Marco Falcone -. Anzi, al contrario, abbiamo raggiunto un nuovo, qualificante, obiettivo: ridurre al massimo le impugnative del Governo nazionale. Quest’anno Roma ha ritenuto di dover impugnare solo due norme - su argomenti peraltro non centrali - confermando invece appieno l’impianto della nostra Legge di Stabilità. Sono pienamente in vigore le misure più importanti da noi varate a gennaio: aiuti ai Comuni, lotta al precariato, investimenti sui servizi ai cittadini, detassazioni e sostegno alle imprese e alle famiglie. Tutto intatto. Anche questo non si vedeva da anni.
Al Ministero dell’Economia abbiamo invece aperto le trattative riguardo alcune norme di spesa contenute nel Collegato di gennaio. Alcune riusciremo a difenderle, su altre dovremo fare nuove valutazioni. Tutto, come sempre, nell’interesse dei siciliani, a difesa della Sicilia».

Michele Cappadona, vicepresidente vicario AGCI

«Voglio esprimere a nome di AGCI Sicilia, il sostegno all’azione di governo regionale e all’operato dell’assessore all’Economia Marco Falcone nel confronto in atto con Mef e Palazzo Chigi su finanziaria e collegato», dichiara Michele Cappadona, presidente regionale dell’Associazione Generale delle Cooperative Italiane. «Una delle qualità che riteniamo essenziali per il buon governo della Sicilia è la tempestività nella programmazione della spesa. Per questo motivo, abbiamo apprezzato come quest’anno, per la prima volta da decenni, si siano approvate la finanziaria e la legge di bilancio nei termini, evitando l’esercizio provvisorio. Oltre a non avere posto soluzione di continuità alla capacità di spesa della Regione, e al pagamento, senza disastrose interruzioni, a fornitori, imprese e creditori che vivono con difficoltà l’attuale stato di crisi, la puntuale approvazione consente di dispiegare pienamente l’attività parlamentare e di governo affrontando un’agenda fittissima di criticità e di necessari interventi. Il mondo della cooperazione è composto in prevalenza da microimprese sottocapitalizzate, rese estremamente fragili, post-Covid, dal protrarsi delle conseguenze della guerra russo-ucraina. Occorre far fronte alle situazioni particolari delle cooperative sociali, di comunità, culturali e creative; è necessario sostenere gli investimenti per Zes, Gal, Flag. È strategico investire nelle infrastrutture e servizi per il turismo, nell'enogastronomico, nel patrimonio naturalistico e ambientale. È indispensabile una politica di accesso al credito e di promozione a start-up e innovazione, che guardi ad una realistica possibilità di occupazione per i nostri giovani. Ed è imprescindibile - conclude Cappadona - il costante coinvolgimento e interazione con le associazioni di rappresentanza delle imprese».