Siccità in Sicilia

Cento milioni di euro dalla Regione Siciliana per dotare gli agricoltori di strumenti utili a contrastare e prevenire i danni causati dalla siccità.

Cinquanta milioni sono già stati stanziati e saranno erogati attraverso un bando, pubblicato dall'assessorato regionale dell'Agricoltura e relativo al Piano di Sviluppo Rurale 2014-22, misura 5.1, dal titolo 'Sostegno a investimenti in azioni di prevenzione volte a ridurre le conseguenze di probabili calamità naturali, avversità atmosferiche ed eventi catastrofici'. Gli altri 50 milioni di euro saranno resi disponibili entro fine anno.

I beneficiari dei finanziamenti sono i singoli agricoltori o associazioni di agricoltori e gli enti pubblici, tra cui Comuni (anche consorziati tra di loro), enti gestori, enti pubblici delegati a norma di legge in materia di bonifica, a condizione che ci sia un collegamento tra l’investimento intrapreso e il potenziale produttivo agricolo. La scadenza per l’esecuzione degli interventi finanziati è il 30 settembre 2025. I progetti possono avere un costo massimo di 300mila euro, con un contributo pari all'80% per interventi di prevenzione realizzati da singoli agricoltori e del 100% per gli investimenti in infrastrutture relativi a interventi di prevenzione realizzati collettivamente da più beneficiari o da enti pubblici.

Michele Cappadona, presidente nazionale vicario AGCI. Convegno AGCI G7 Ortigia“Sempre più sconfortanti purtroppo gli effetti della siccità sulle produzioni agricole - dichiara Michele Cappadona, presidente Associazione Generale delle Cooperative Italiane-AGCI Sicilia -. I dati sulla perdurante assenza di precipitazioni e dalla conseguente, drastica riduzione delle rese produttive dicono che le superfici seminate a grano duro, una delle produzioni tipiche e più importanti del nostro Paese, erano già calate di oltre il 6% nel 2023/2024 rispetto al 2022/2023 e ora l’ISTAT prevede un’ulteriore riduzione del 4,6% nelle prossime semine (dati di luglio 2024). Occorre accelerare, intensificare e ampliare le misure di contrasto all’emergenza. È necessaria una politica di interventi di ristrutturazione del sistema agricolo siciliano che - continua Michele Cappadona -, retoricamente, richiami il Piano Marshall per vastità e intensità delle misure rispetto ad una situazione infrastrutturale letteralmente paragonabile a quella di un territorio colpito dagli effetti devastanti di una guerra. Pensiamo alla denuncia dei sindaci del Trapanese per lo scandalo delle dighe esistenti e non collaudate, che sono vuote - sottolinea Cappadona - perché versano le loro acque in mare anche in periodo di siccità, come la Diga Trinità nel territorio di Castelvetrano. O ancora del 52% dell’acqua in rete che si perde per le condutture colabrodo. Servono interventi a largo impatto, per essere efficaci; misure tanto contingenti, di supporto economico ai produttori, quanto strutturali, adeguate a fronteggiare la realtà dei cambiamenti climatici. Come sempre, conclude Michele Cappadona, ciò che si chiede alle Istituzioni regionali e statali è la tempestività. I ritardi burocratici nei tempi di intervento uccidono quanto e più della calamità.”

I finanziamenti del bando appena pubblicato consentiranno la realizzazione e il miglioramento dei sistemi di razionalizzazione delle acque per le finalità agricole e zootecniche (compresa la lotta agli incendi), la realizzazione di bacini di infiltrazione per la ricarica delle falde e lo stoccaggio sotterraneo delle acque, il recupero e il trattamento delle acque reflue e l'introduzione di sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione. E, ancora, la realizzazione di impianti di desalinizzazione a fini agricoli e di sistemi di gestione intelligente della risorsa idrica attraverso remote sensing e proximal sensing, ovvero sistemi di mappatura del suolo attraverso dei sensori a distanza o in prossimità.

"Un aiuto concreto all'agricoltura siciliana - afferma il presidente della Regione Renato Schifani - che sta pagando un prezzo altissimo in termini di perdita di raccolto a causa della grave emergenza idrica di quest'anno. Si tratta del secondo intervento rivolto al settore dopo quello congiunto Stato-Regione di fine agosto del valore di circa 40 milioni. Siamo al fianco degli agricoltori siciliani e stiamo lavorando senza sosta per affrontare l'emergenza ma anche per prevenire in futuro le conseguenze legate a un fenomeno oramai endemico come la siccità. Il consistente sostegno si è concretizzato grazie alla interlocuzione con il commissario Ue Janusz Wojciechowskie sull'emergenza che sta vivendo la Sicilia e al lavoro degli uffici della direzione generale di Bruxelles che hanno operato in stretta collaborazione con il nostro dipartimento Agricoltura".
I finanziamenti consentiranno la realizzazione e il miglioramento dei sistemi di razionalizzazione delle acque per le finalità agricole e zootecniche (compresa la lotta agli incendi), la realizzazione di bacini di infiltrazione per la ricarica delle falde e lo stoccaggio sotterraneo delle acque, il recupero e il trattamento delle acque reflue e l'introduzione di sistemi di misurazione, controllo, telecontrollo e automazione. E, ancora, la realizzazione di impianti di desalinizzazione a fini agricoli e di sistemi di gestione intelligente della risorsa idrica attraverso remote sensing e proximal sensing, ovvero sistemi di mappatura del suolo attraverso dei sensori a distanza o in prossimità.

"Il governo della Regione - aggiunge l'assessore all'Agricoltura Salvatore Barbagallo - mette a disposizione degli imprenditori agricoli siciliani strumenti essenziali per la realizzazione di interventi di prevenzione. Serbatoi di accumulo, invasi aziendali, ricarica controllata delle falde e impianti di desalinizzazione sono mezzi indispensabili per giocare d'anticipo e non farsi trovare impreparati davanti agli eventi siccitosi che ciclicamente si abbattono sulla nostra isola".