Tensioni internazionali grave fattore di pericolo per la pesca in Sicilia. Il Distretto della Pesca e Crescita Blu segue da vicino e con grande attenzione gli sviluppi della crisi in Libia.
“Siamo molto preoccupati per questa escalation della crisi libica che potrebbe far diventare il Mediterraneo un involontario set bellico.” A dichiararlo è Nino Carlino, Presidente del Distretto della Pesca Cosvap di Mazara del Vallo.
“L'intera filiera della pesca siciliana – dice Carlino – guarda con preoccupazione a quanto sta avvenendo in Libia negli ultimi giorni. Gli operatori della pesca mediterranea hanno bisogno di lavorare senza mettere a rischio la propria sicurezza e quella delle loro imbarcazioni. Il nostro auspicio – continua Carlino - è che la situazione di crisi trovi presto una soluzione pacifica.”
“Una marineria quella di Mazara del Vallo che operando da sempre in acque lontane dalla Sicilia, un tempo nella parte meridionale dello Stretto di Sicilia, e da anni sopratutto nel bacino orientale del Mediterraneo, risente moltissimo delle tensioni internazionali”, dichiara Giovanni Basciano, responsabile AGCI Pesca Sicilia.
“La grave situazione in Libia consiglia certamente massima attenzione da parte degli operatori che operano ai limiti delle acque libiche e che troppo spesso sono stati oggetto di sequestri o di mitragliamenti.
Purtroppo dobbiamo registrare una continua riduzione delle zone di pesca per la flotta siciliana, tra nuove normative europee (vedi recente Regolamento WestMed), zone di tensione militare, aree contese o pretese di spostamento di confini, il mare Mediterraneo si fa sempre più stretto per la nostra flotta”.
Nello scorso mese di ottobre, durante l'ultima edizione di Blue Sea Land, il Distretto della Pesca era riuscito a riunire attorno ad un tavolo una delegazione libica, guidata dal Ministro dell'Agricoltura e della Pesca della Libia, H.E. Abdelbast GHANIMI, composta da diversi esperti del settore pesca, e una delegazioni italiana, guidata dal Sottosegretario di Stato agli Esteri, Manlio Di Stefano, e composta dall'assessore Regionale all'Agricoltura e alla Pesca, Edy Bandiera, dal presidente del Distretto della Pesca, Nino Carlino, dal sindaco di Mazara del Vallo, Salvatore Quinci, dal presidente del Centro di Competenza Distrettuale, Giovanni Basciano, e da una rappresentanza di armatori mazaresi. Entrambe le delegazioni hanno, in quella occasione, sottolineato l'importanza dell'avvio di un tavolo di confronto per porre le basi di un'attività di cooperazione in grado di soddisfare, da una parte, le esigenze dei pescatori siciliani, dall'altra, quella del popolo libico di promuovere la formazione dei propri addetti alla pesca nonché la soluzione di altre problematiche riguardanti anche il settore dell'agricoltura. Il giorno dopo, sempre a Mazara del Vallo, sono arrivati anche il Sottosegretario agli Esteri del governo libico, Mamhud .k.s Eltellisi, accompagnato dall'Ambasciatore libico in Italia, Omar Tarhuni. “Adesso – conclude il presidente Nino Carlino - tutti questi sforzi, finalizzati all'apertura di un nuovo canale di confronto con il governo libico sulla pesca, rischiano di essere vanificati da un clima di grave tensione internazionale.”