La Sicilia ha ora il suo primo Piano socio-sanitario. Baldo Gucciardi, assessore alla Salute, e Carmencita Mangano assessore alla Famiglia e alle Politiche sociali della Regione, hanno firmato il decreto e presentato tutte le novità nel corso di una conferenza stampa.
Decisamente critica la posizione di AGCi Sicilia, espressa dal presidente Michele Cappadona, che sottolinea come nel piano sono stati privilegiati servizi più costosi e meno efficaci in danno delle Comunità Alloggio: "Davanti al rischio di una catastrofe occupazionale, e dal confronto con le altre associazioni, è nostra intenzione impugnare nelle sedi opportune questo Piano Socio-Sanitario che, nonostante i dieci anni di elaborazione, sembra ancora presentare esiti connaturati dal carattere dell’urgenza, dell’improvvisazione, da parte di funzionari che poco o nulla conoscono del mondo della disabilità."
Il piano prevede che le ASP non metteranno più a disposizione delle strutture le figure specializzate, quali psicologi e tecnici della riabilitazione, che dovranno essere ricercate ed assunte dalle cooperative sociali.
"Conti alla mano", continua Cappadona, "si passerà da un costo medio di 2.300 euro relativo alla retta mensile riferita ad un singolo paziente, ad un costo che sfiora i 4.000 euro. Si passerà, dunque, da una spesa che passa dagli attuali, mai sufficienti, 15 milioni di euro ad un impegno di spesa di circa 105 milioni per le rette di mantenimento di oltre 2.200 utenti disabili psichici all’interno delle Comunità Alloggio, esclusi gli utenti privati: un contenimento della spesa pubblica che costa sette volte di più. Ma è aria fritta, perché tanto manca la copertura finanziaria. Secondo il parere di tanti osservatori, compreso il sottoscritto, la direzione intrapresa rischia da un lato di azzerare ogni ambizione di contenimento della spesa pubblica, dall’altro di tagliare fuori da questi servizi quell’utenza privata che paga di tasca propria le rette di mantenimento."
"Potrebbe essere l’unica mossa positiva di questa giunta regionale che in cinque anni nella sanità, e non solo, ha soltanto combinato disastri su disastri” osserva il Segretario Generale Confintesa Sanità, Domenico Amato, in merito al nuovo piano regionale socio-sanitario (approvato dopo un iter lungo 10 anni), che prevede sistemi di accreditamento per adulti con disabilità, soggetti con dipendenze patologiche e minori, e percorsi di erogazione per le cure domiciliari, che aggiunge: “Il piano presentato dall’Assessorato alla Sanità, e che coinvolge anche l’Assessorato alla Famiglia, si prospetta, sulla carta, abbastanza funzionale, ma la riuscita della messa in atto del piano toccherà al nuovo governo regionale nella speranza che la qualità dei componenti sia nettamente superiore".
Protesta indignato per non essere stato convocato, invece, Giovanni Cupidi del comitato #SiamoHandicappatiNoCretini, protagonista delle manifestazioni di primavera dei disabili contro la Giunta Crocetta, che hanno in sostanza costretto gli assessorati competenti ad emanare il provvedimento congiunto: “Ennesimo gesto intollerabile da parte di questo governo regionale. Viene indetta una conferenza stampa da parte degli assessori Mangano e Gucciardi, presso l'assessorato alla Salute, che presentano il piano integrato sui disabili. Nessuno di noi è stato informato e invitato.”
Il Servizio Socio Sanitario Regionale: Piano delle Azioni e dei Servizi Sociosanitari e del Sistema unico di
accreditamento dei soggetti che erogano prestazioni socio-sanitarie [Leggi il Piano Socio-Sanitario]
Piano sociosanitario Siciia / Gucciardi: “Sarà istituito un Ufficio Unico Interassessoriale Salute-Famiglia per dare una...
Pubblicato da Rassegna Stampa su Martedì 1 agosto 2017